Giudizi Universali
Tecnica
mista su tela (100 x 120 cm) - materiali: resina, creta, plastilina, carta,
stucco, cotone, grafite, chine smalti.
Questo lavoro parte da un’analisi
sul ruolo e la figura dell’uomo contemporaneo, inteso come metafora di
rinascita ma anche di inevitabile caducità.
In questa composizione i corpi si sovrappongono, si sfiorano, si toccano
producendo torsioni e volteggi. In basso alla tela una forza generatrice induce
le figure appiattite e ammassate a spingersi verso l’alto per trovare una via
d’uscita, una salvezza rincorsa e agognata ma frenata da fili e corde che
serrano e bloccano i corpi, in un insieme di anime prigioniere da trame,
pregiudizi e ataviche paure. L’intero supporto pittorico si riempie di segni,
graffiti e lievi spessori che invadono quasi tutto lo spazio del quadro. Una “pioggia”
purificatrice rappresentata da uno strato di fili che copre l’ultimo livello
dello spazio, rasserena e protegge i nostri eterni conflitti.
Nessun commento:
Posta un commento